Busy Puff è un libro fantasy che uscirà molto presto. Per quanto ci è dato sapere dall'autrice è una storia riguardante uno spirito di luce con il potere di far parlare la natura e non solo...
L'obiettivo è quello di far capire alla gente come il nostro attuale operato sta distruggendo l'ambiente in cui viviamo.
Una battaglia prenderà luogo. Una storia divertente e spirituale allo stesso tempo, adatta a bambini e adulti.
Forse potrebbe esserci una divertente serie che riguarda questi curiosi personaggi fatta da più libri...
Capitolo
1
Il
Viaggio nella Natura Parlante
Era una notte
fredda, la pioggia scendeva fitta in molte zone del pianeta Terra,
quando, ad un certo punto, in quel silenzio deserto che si crea
mentre si ode solo il ticchettio delle goccioline che precipitano al
suolo rendendolo viscido e fangoso, uno spiritello di luce sentì
l'ennesimo richiamo terrestre della natura apparentemente tacita ma
in realtà voracemente viva, e in un completo bagliore luccicante, si
lasciò pervadere dalla forza di gravità e rotolò giù,
ondeggiando, lanciandosi a picco verso un Paese dell'Europa
Meridionale.
Così, iniziarono le
avventure di Busy Puff. Egli era uno spirito antico, con un immenso
potere: quello di entrare negli elementi naturali che avevano bisogno
di aiuto e di donar loro la parola essendo anch'essi esseri viventi.
Busy Puff
assomigliava ad una stella splendente ed aveva un bellissimo ciuffo
svolazzante e colorato come un arcobaleno, equivalente ad una strana
criniera di cavallo, che girava da una parte all'altra a seconda del
suo umore; gli occhi erano scuri e vivaci, di forma tondeggiante, e
il naso era simile a quello di un facocero; infine, la bocca si
allargava, ogni qualvolta lo spirito lucente occupava un elemento
della natura, sputando un liquido strano a minuscole stille, che che
creava una potente ragnatela chiamata “collachici”; questa specie
di collante si staccava solo dopo che l'antico spiritello cessava di
far parlare la natura e ritornava come prima della trasformazione.
Busy puff camminava
e si muoveva volteggiando sui suoi raggi affilati, ad una velocità
maggiore di quella della luce e più simile a quella del pensiero e
dell'energia vitale dell'Universo; quando entrava in un elemento, si
gonfiava a dismisura diventando simile ad un grande pallone accecante
e nel contempo i suoi occhi venivano ricoperti da strani occhialoni
neri che lo proteggevano dalle radiazioni e dall'inquinamento, dei
quali la natura era purtroppo impregnata. Lo spiritello riusciva ad
entrare anche in più elementi contemporaneamente, facendoli
conversare tra loro: per far questo, soffiava, producendo un suono
simile al vento: “Uuuuuffff uuuuuffff, uuuuuffff, Puff!”
Ecco qui svelato il
segreto della natura parlante; fra l'altro, Busy Puff ebbe solo una
lunga ed indimenticabile storia d'amore: ma questa è un'altra parte
della storia.
Ed è sui suoi raggi
appuntiti che iniziò l'audace avventura che qui verrà svelata, al
tepore di un dolce fuoco che sprigionava degli strani profumi
d'incensi purificatori che catturano l'attenzione dello spiritello.
Egli si fermò di scatto e... con: “Uuuuuffff, uuuuuffff, uuuuuffff
Puff!” sprigionò il “collachici”, gli si attaccò al cuore e
nello scoppiettio allegro delle fiamme che formavano un curioso
saliscendi, il fuoco iniziò a parlare:
“Cerchi
in me, cara umanità,
la
risposta a tanta pietà,
per
la nostra Terra che brucia sempre più,
colpevoli
maldestri uomini con strazi di viltà,
che
bruciano il pianeta che senza ossigeno resterà!
Prendi
questo pugno di sudore,
che
io di dono con amore,
che,
pur avendo le sembianze di fumo,
ti
ammalia con il suo profumo.
Taci,
umanità ed insegna ad amare
la
tua Terra, per non affogare!
Temi,
chi in pace ora
ti
avvisa con dei profumi velati,
perché
nel domani non sia mai
che
ti devasti per lealtà,
facendoti
respirare il sudore
delle
tue ultime ore!
Venite
qui in cerchio,
bambini
del mondo...
Riscaldatevi
al mio tepore!
Sappiate
che se non vi ribellate agli adulti
che
distruggono la natura
con
la vostra pura volontà,
arriverà
un giorno nel quale
non
ci saranno più fuochi amici
e
voi ricorderete
tra
aria industriale e finta
che
una volta vi fu un mondo vero,
fatto
di aria vera,
natura
vera e
di
bambini veri.
A
voi spettano le ultime battute di piroette,
per
rischiarare ed applaudire le restanti vette!”
Il “collachici”
di Busy Puff si staccò dal fuoco, i suoi occhialoni neri scomparvero
e ritornò come prima, rotolando sui raggi luccicanti verso altri
orizzonti, quando la sua attenzione si posò su di un grande albero
secolare, il più antico tra tutti, altissimo ed imponente, ricoperto
da tantissime foglie sane e profumate; l'enorme arbusto veniva
chiamato “Sior Maestro Corona”, poiché le sue fronde, d'estate,
formavano una corona fulgida e lucente, tanto che era denominato per
questo il “Re del Boschi”. Era veramente “Sua Maestà” a
risplendere e a dominare tutto il paesaggio, gli scoiattoli lo
adoravano e gli uccellini svolazzavano qua e là, rendendolo ancora
più benvoluto da tutti. L'odore antico che emanava sapeva di terra,
di cose semplici e genuine, e le fate e i folletti del bosco
conversavano con la sua essenza misteriosa e solitaria.
Busy Puff non
resistette, si avvinghiò al tronco duro e resistente, e diede la
parola a Sior Maestro Corona, e per lui fece un'eccezione, non
proteggendosi come al solito con i suoi occhialoni neri. A quel
punto, il vocione del “Re dei Boschi” tuonò: “Chi mi ha
disturbato, rompendo l'armonia che trovo nella mia solitudine
maestosa?”.
Lo spiritello
rispose: “Sono Busy Puff, mio Signore, venuto qui per farti parlare
ed esprimere all'umanità!”.
Riprese l'albero:
“Ma a cosa possono servire le mie parole, difronte a tanta
miseria!?! Uomini, come manichini di plastica, hanno trasformato
questo mondo in un'isola sempre più deserta di esseri viventi, dove
nessuno trova più la sua casa, dove il vento è stufo di soffiare,
dove tutto è sempre più miserabile e noioso! Solo al potere, solo a
quello, pensa la gente! Anni ed anni qui, a vedere che la buona fede
di chi è giusto viene compressa e soffocata da chi è ingiusto, e
stare fermi a soffrire con rabbia, mentre le mie radici si logorano
dallo strazio! Per fortuna che sono un albero e non devo viaggiare
per questo maldestro mondo. Ecco, questo è il dono autentico che ho
avuto, di essere un arbusto e di vedere rifiorire la natura ad ogni
primavera, l'ultimo regalo di Madre Terra che apprezza quei pochi e
bravi boscaioli, persone di buon cuore, gente semplice e felice per
le piccole cose della vita, gente senza agende, senza orologi e senza
automobili. Insomma, vera gente! Lasciami ora, che sono stufo di
parlare al vento! Voglio vedere uomini di buona volontà, opere e
fatti. Resto qui ad osservare quanto ancora di bello rimane”.
Busy Puff si
sgonfiò, riprese il suo viaggio ringraziando il “Re dei Boschi”
e comprendendo il suo rammarico per il mondo circostante e per la sua
brama di solitudine che incarnava da buon albero ascoltatore. E salutando “Sua
Maestà”, lo spiritello di andò a riposare sulla sua stella
“Sole”, per farsi cullare dai suoi caldi raggi, a bordo di un
lettino dondolante, simile ad un'amaca, e da lontano riecheggiava
nella sua anima la dolce melodia di un lago in mezzo alle montagne
verdi, sul quale, ogni giorno, la stella si posava per applaudire gli
elementi del Creato.
Lo spiritello, dopo
un breve sonnellino, tornò sulla terra, e si infilò nel laghetto
trasparente con il suo “collachici”. Ed ecco una dolce vocina
affiorare dal fondo verso la superficie: “Buon giorno, umanità!
Scorro imperturbabile, con la lieve brezza che mi accarezza la
schiena! Ed è in tutta rilassatezza che vi chiedo di non buttare
nelle mie acque i vostri rifiuti tossici e malsani. Voglio ancora
unirmi alle pietre e alle montagne circostanti! Voglio ancora
allietare l'animo di chi mi ama davvero! A voi piacerebbe che
qualcuno vi gettasse addosso le sue immondizie, facendovele magiare?
Nella mia trasparenza e purezza, si celano tanti segreti, e se voi li
saprete vedere, scoprirete il perché di tanta bellezza e vi unirete
a me in modo imperscrutabile. Volete provare a sedervi da soli sulla
mia sponda, ad ascoltare lo sfiorare del vento, e a sentire le mie
acque limpide ed avvolgenti? Io converso tutti i giorni, ma il mio
silenzio che dice tutto non viene percepito! Provate a non parlare,
concentrandovi solo sui vostri sensi, ed aspettate... Capirete nel
tempo che il tacito tocco della quiete vi inebrierà lo spirito,
senza fare nulla! E vi sentirete uomini, e non burattini!”.
Busy Puff, dopo
essersi congedato con il lago, fece un grande volo da falco al sopra
delle montagne, sulle quali risplendeva un magnifico sole, in mezzo
ad un immenso cielo azzurro. E la natura intorno, era ridente e
penetrava i cuori con una dolcezza infantile. Lo spiritello lucente,
in men che non si dica, continuò il suo viaggio, raggiunse un paese
esotico, e fu colpito da interi caschi di banane che pendevano da
alcuni arbusti e, con gran entusiasmo, entrò all'interno di un
frutto, che dialogava animatamente con una scimmietta di nome Molly
Babe. La banana continuava a ripetere sempre le stesse cose: “È
pur vero, Molly, che siam piene di pesticidi e che non ti possiamo
dare le proteine di una volta, ma pazienza... Non abbiamo mica creato
noi la gente, che si sa, per danaro, fa qualsiasi cosa anche in
maniera masochista, per aumentare la propria supremazia. Dimentica
tutto questo e mangiami! Mangiami!”; ma Molly Babe, scimmietta un
po' folle ma molto saggia, replicava: “Cara ennesima bananita che
il mio stomaco presto raggiungerà, sai, non l'ho fatto per me quando
ti ho maltrattato chiamandoti “Pesticida omicida”, ma per mio
figlio; io aspetto uno scimmietto, e vorrei si nutra di babaninte
sane, piene di proteine e su ognuna di voi dovrebbero mettere la
scritta :” Non siamo contaminate, mangiaci”...